Relazione di Xosé M. Núñez Seixas
Videoconferenza n. 46 / 28 marzo 2025
La videoconferenza si terrà venerdì 28 marzo 2025 sulla piattaforma Zoom alle ore 21,00.
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ABSTRACT
La relazione verterà sulla costruzione di una memoria particolare dell’esperienza del fronte orientale e sulla partecipazione di soldati spagnoli e italiani alla guerra contro l’Urss tra il 1941 e il 1944. Senza dubbio, la partecipazione di soldati spagnoli e italiani ebbe caratteristiche molto diverse, sia per quanto riguarda i contingenti numerici (circa 47.000 spagnoli, in linea di principio tutti volontari, in gran parte fascisti e convinti anticomunisti, contro più di 200.000 italiani, per lo più soldati di leva), sia per le caratteristiche dei fronti a cui furono assegnati (fronte del Volkhov/assedio di Leningrado; Ucraina/fronte del Don), sia per le esperienze di guerra che subirono.
Inoltre, mentre la grande maggioranza degli spagnoli tornò a casa (appena 5.000 morti e circa 400 prigionieri), la metà degli italiani non tornò e il numero dei prigionieri fu molto più alto. Nel dopoguerra, tuttavia, e anche se i veterani di Russia tornarono in società diverse (una dittatura cattolica e ancora erede dell’epoca fascista nel caso spagnolo; una nuova repubblica con matrice etica antifascista nel caso italiano), emerse una serie di strategie narrative simili riguardo all’esperienza dei soldati spagnoli e italiani sul fronte orientale, che possiamo sintetizzare nel terzo asse:
a). l’«esternalizzazione» della colpa: le atrocità commesse al fronte orientale dagli occupanti si sarebbero dovute esclusivamente ai tedeschi, responsabili di tutti i mali, e dai quali la memoria degli ex combattenti spagnoli e italiani avrebbe tentato di prendere le distanze;
b). il mito del «simpatico italiano», del coraggioso italiano e dello «spanski jarashó», il buon occupante spagnolo, che si sarebbero comportati bene con i prigionieri sovietici e con la popolazione civile;
c). la doppia vittimizzazione: spagnoli e italiani sarebbero stati vittime della spietata vendetta sovietica, ma anche dei loro alleati tedeschi, che li avrebbero disprezzati; a ciò si aggiungeva, nel caso italiano, l’adattamento al mito antifascista dominante dopo il 1946, per cui gli italiani sarebbero stati vittime di Mussolini.
Sfumature particolari in entrambi i casi sarebbero state anche la persistenza di una memoria corporativa e professionale da parte dell’esercito, che avrebbe considerato la campagna di Russia come un’importante pietra miliare della sua storia professionale, molto evidente nel caso di alcune unità (ufficiali di artiglieria o aviazione nel caso spagnolo; gli alpini nel caso italiano). Per quanto concerne l’Italia, l’idealizzazione della ritirata di Russia aggiungeva una sfumatura tragica (e selettiva), che mancava nel caso spagnolo. Infine, va notato che in entrambi i casi si è verificata una «ricattolizzazione» del ricordo della campagna di Russia.
CURRICULUM VITAE
Xosé M. Núñez Seixas si è laureato in storia presso le Università di Santiago de Compostela e Digione, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Istituto universitario europeo di Firenze ed è professore ordinario di storia moderna presso l’Università di Santiago de Compostela. Tra il 2012 e il 2017 ha insegnato anche presso l’Università Ludwig-Maximilians di Monaco di Baviera. È stato visiting professor al Collegio d’Europa di Natolin (Varsavia) e alle Università di Stanford, di New York, di Bielefeld, di Paris X e VII, di Verona e di Torino. È direttore della rivista «Studies on National Movements» e fa parte dei comitati di redazione delle riviste «Passato e presente» e «Historia Social». Ha pubblicato numerosi lavori sulla storia comparata dei movimenti nazionali e delle minoranze, sulla costruzione della nazione e sulle identità territoriali, nonché sulla migrazione oltreoceano, sulla storia culturale della guerra e della violenza e sulla memoria della dittatura e della guerra, con particolare attenzione alla guerra civile spagnola e alla guerra sovietico-tedesca. Si menzionano qui alcune delle sue pubblicazioni:
(2016) Camarada invierno. Experiencia y memoria de la División Azul (1941-1945), Crítica, Barcellona; versione inglese (2022) The Spanish Blue Division on the Eastern Front (1941-1945): War, Occupation, Memory, Toronto University Press, Toronto/Buffalo/Londra.
(2018) El frente del Este. Historia y memoria de la guerra germano-soviética (1941-1945), Alianza, Madrid.
(2018) Unable to hate? Some comparative remarks on the war experience of Spanish and Italian soldiers on the Eastern front (1941-44), in «Journal of Modern European History», XVI (2018), No. 2, pp. 269-289.
(2022) Volver a Stalingrado. El frente del Este en la memoria europea (1945-2021), Galaxia Gutenberg, Barcellona; versione inglese (ottobre 2025) The Eastern Front in European Memory: On Victims and Heroes (1945-2024), Bloomsbury, Londra.
(2025) «Bystanders or Protectors?» The Spanish Blue Division, the Eastern Front, and the Jews (1941-1944), in Grzegorz Rossolinski-Liebe (a cura di), Operation Barbarossa and Its Aftermath. New Approaches to a Complex Campaign, Berghahn Books, Oxford-New York, pp. 51-81.
Cronologia minutaggio della videoconferenza
La cronologia della videoconferenza sarà pubblicata a videoconferenza conclusa.

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