Relazione di Luciano Boccalatte
Videoconferenza n. 47 / 25 aprile 2025
La videoconferenza si terrà venerdì 25 aprile 2025 sulla piattaforma Zoom alle ore 21,00.
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ABSTRACT
Il contributo dei militari del Regio Esercito, ufficiali e soldati, alla Resistenza è sovente un tema affronatato sottotono. Con motivazioni diverse, tra continuità e fratture, la presenza dei militari tra le file partigiane dopo l’8 settembre 1943 è di rilievo non solo quantitativamente ma anche nella sostanza. L’esperienza nelle campagne militari sui vari fronti di una guerra che si conclude con la catastrofe della sconfitta è un elemento fondamentale per coloro che si travano a compiere una scelta. La campagna di Russia è un caso particolare a causa della costruzione della relativa memoria, che si è concentrata sulla tragedia della ritirata, privilegiando così l’aspetto vittimario. Quanto quell’esperienza abbia contribuito a formare convinzioni e scelte si potrà vedere attraverso due figure esemplari, di diversa notorietà: Nuto Revelli e Mario Bogliolo, figure di resistenti che chi scrive ha avuto modo di conoscere.
CURRICULUM VITAE
Luciano Boccalatte ha iniziato la propria collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel 1975 come docente distaccato dal Ministero dell’Istruzione. Fra il 1984 e il 2010 è stato responsabile dell’Archivio storico dell’Istituto. Nel 2010 è stato nominato vicedirettore dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea e ne ha infine assunto la direzione dal 2012 al 2022. Da quella data ricopre l’incarico di vicepresidente.
Dal 2005 al 2017 ha seguito come tutor e docente degli stages curriculari, per laurea triennale e per laurea magistrale, di studenti della Facoltà di Architettura, condotti in convenzione con il Politecnico di Torino. Dal 2020 al 2022 è stato docente a contratto presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli studi di Torino, corso di laurea magistrale in scienze del libro, del documento, del patrimonio culturale.
Ha collaborato a realizzazioni museali, quali la sezione 1918-1945 presso il Museo nazionale del Risorgimento di Torino (1975-1981) e il percorso interattivo Torino 1938-1948 presso il Museo diffuso della Resistenza (2005-2006). Fra le mostre da lui curate figurano Un’altra Italia nelle bandiere dei lavoratori (Palazzo Carignano, 1981) e Torino in guerra (Mole Antonelliana, 1995), assieme a Giovanni De Luna e Bruno Maida. Si ricordano qui alcune delle sue pubblicazioni:
(1996) Il primo gruppo di divisioni alpine in Piemonte, in Gianni Perona (a cura di), Formazioni autonome nella Resistenza, FrancoAngeli, Milano, pp. 317-426.
(2007, con Bruno Maida e Andrea D’Arrigo), 38/45: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza nella provincia di Torino, Blu edizioni, Torino.
(2008, a cura di) Guido Quazza: l’archivio e la biblioteca come autobiografia, FrancoAngeli, Milano.
(2008, a cura di) Willy Jervis, Lucilla Jervis Rochat e Giorgio Agosti, Un filo tenace. Lettere e memorie 1944-1969, Bollati Boringhieri, Torino.
Cronologia minutaggio della videoconferenza
La cronologia della videoconferenza verrà inserita dopo l’elaborazione della registrazione.

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