I documenti e le note che seguono rappresentano un contributo alla conoscenza delle vicende relative alla 3° divisione celere Principe Amedeo Duca d’Aosta (ricordata semplicemente come Divisione Celere) dopo l’ultimo suo schieramento sul Don avvenuto alla fine di novembre 1942. Per porre domande, aprire conversazioni, condividere conoscenze … si rimanda alla pagina facebook amministrata da Riccardo Bulgarelli
Documenti:
- In data 5 gennaio 1943 il Generale di divisione Ettore de Blasio comandante, dal 3 novembre 1942, la terza divisione celere P.A.D.A. redigeva la seguente relazione sul ciclo operativo 17 – 21 dicembre 1942. Impaginazione di Gian Paolo Calzolari.
- Il Generale di Brigata Antonio Luridiana, che assunse il vice-comando della Celere il 15 dicembre 1942, in data 1 maggio 1943 scrisse questa relazione sugli avvenimenti vissuti al fronte orientale fino al suo rientro in Italia l’11 gennaio 1943.
- In data 29 novembre 1946, al ritorno dalla prigionia in URSS, il Colonnello Luigi Longo, comandante il terzo reggimento bersaglieri dal 18 dicembre 1942 redigeva, su richiesta del Generale de Blasio, la seguente relazione sugli avvenimenti del settore sinistro della 3° Divisione Celere svoltisi dal 18 al 21 dicembre 1942 .
- Altra relazione disponibile è quella dell’ufficiale di collegamento italiano presso la Legione croata, il sten Vincenzo Smolcich. Seguì le vicende della Legione fino allo scontro di Meskoff del 20 dicembre 1942 e fu uno dei pochi, se non l’unico, che riuscì a convergere nel “blocco sud”.
- La mappa qui visualizzabile, sovrapposizione su una base topografica 1:250mila di carta tratta da Bersaglieri sul Don di U. Salvatores, Bologna 1958[1], illustra lo schieramento della Celere al 15 dicembre 1942.
- Alle prime ore del 17 dicembre le truppe sovietiche attaccarono il fronte tenuto dalla Celere alle foci del Tihaja nel Don. Questa è la carta[2] che scandisce al meglio l’evoluzione di quella battaglia.
- Nel pomeriggio del 19 e poi in quello del 20 dicembre 1942 si svolsero le due fasi della battaglia per il possesso di Meskof. La sera/notte del 19 gruppi corazzati del 18° Corpo corazzato sovietico, proveniente dallo sfondamento – il 17 – del fronte tenuto dalla Ravenna, occuparono la località, anche sede del Comando Celere. Il pomeriggio del 20 la “colonna Longo” (vedi la relazione del Colonnello più sopra) tentò di attraversare la località per posizionarsi lungo il Tichaja ma fu sopraffatta e i superstiti ripiegarono su Kalminkof. La carta sovietica [3] indica la data del 19 ma io ho motivo di credere si riferisca invece al 20. Le frecce azzurre, colore che sulle carte sovietiche indica i “nemici” cioè noi, dovrebbero indicare l’attacco della Legione croata e del 3° bersaglieri (nuclei principali della colonna Longo); i numeri 170 e 181 indicano due brigate del 18° Corpo, numerale per altro indicato nel titolo della carta, mentre con 152° dovrebbe intendersi la divisione fucilieri sovietica che avanzante lungo il Tichaja dal 17.
- La notte sul 20, mentre erano in atto i movimenti di quella che sarebbe stata la “colonna Longo” (vedi i precedenti punti 7 e 3), i superstiti del 6° reggimento bersaglieri – che avevano tentato di fermare l’avanzata sovietica lungo il Tichaja – ripiegarono come dalla carta [4]che segue. Fu il movimento iniziale di quella che si sarebbe chiamata “colonna Carloni” dal nome del Comandante il reggimento.
[1] In originale presente presso AUSSME
[2] Sovrapposizione come al punto 5 di carta in originale presso AUSME e presente in vari testi tra cui La 3° divisione Celere PADA nella seconda battaglia difensiva del Don…, 1953 di R. Guercio
[3] Carta sovrapposta in originale presso l’Archivio del Ministero della difesa russo
[4] Carta sovrapposta, per la verità in modo non preciso, tratta da Campagna di Russia 1942-1943. La guerra del 6° Reggimento bersaglieri di A. Giambartolomei, Roma 1986.