La campagna di Russia nelle interviste orali del Progetto MemoGen


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Cronologia minutaggio della videoconferenza


Videoconferenza n. 40 / 20 settembre 2024


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Per consultare la pagina web del Progetto MemoGen visitare memogen3.wordpress.com


ABSTRACT

L’eredità della Seconda guerra mondiale, per lungo tempo trasmessa nei “racconti dei nonni” come memoria famigliare e domestica, si è modificata nel tessuto linguistico, culturale ed emotivo degli individui, anche attraverso le due “rivoluzioni” politiche del 1968 e del 1990 e quella tecnologica nei primi anni Duemila. Il Progetto MemoGen, condotto dai ricercatori Gianluca Cinelli e Patrizia Piredda, in collaborazione con l’Archivio ligure della scrittura popolare (Università di Genova) e con la Fondazione Nuto Revelli (Cuneo), raccoglie videointerviste di “terza generazione”, ovvero con persone nate tra il 1965 e il 1985, al fine di comprendere come l’eredità della Seconda guerra mondiale si sia evoluta in Italia dal 1990 ad oggi. La ricerca di MemoGen inizia dalla dimensione privata e intima delle memorie di famiglia, la quale rappresenta un nucleo resistente all’oblio ma al contempo distorcente rispetto alla conoscenza storica dei fatti relativi al conflitto e ai suoi contesti.

La campagna di Russia costituisce un tema ricorrente in molte interviste, nelle quali risuonano alcuni argomenti o stereotipi consolidati nel corso dei decenni attraverso il discorso pubblico (memorialistico e storico). Tuttavia, nella percezione privata, il ricordo della campagna di Russia sembra affievolirsi e sganciarsi sempre più da una conoscenza storica contestualmente rigorosa e informata, favorendo invece una declinazione di memorie intimiste, emozionali e orientate verso una ricezione empatica del passato. Sulla base di queste osservazioni, è necessario chiedersi se e come siano mutati i paradigmi della trasmissione della memoria storica dopo tre generazioni e a distanza di oltre ottant’anni dal conflitto mondiale, e se e in quale misura il discorso pubblico, soprattutto quello informato e condotto dagli storici con metodo e rigore, riesca a raggiungere il grande pubblico.

CURRICULUM VITAE

Patrizia Piredda ha conseguito due lauree (in letteratura e in filosofia), un master of letters e un dottorato di ricerca in letteratura italiana e filosofia. I suoi interessi di ricerca abbracciano la filosofia del linguaggio (con particolare attenzione al ruolo epistemologico della metafora) e il rapporto tra etica e letteratura, nel quale rientrano i suoi studi sulla diaristica di guerra di filosofi quali Ludwig Wittgenstein, Pietro Chiodi e Luigi Pareyson. Attualmente, assieme a Gianluca Cinelli, sta sviluppando il Progetto MemoGen, che verte sulla memoria della Seconda guerra mondiale in Italia attraverso le interviste fatte ai membri della cosiddetta «terza generazione» di testimoni di quegli eventi, ovvero i nipoti dei protagonisti (nati fra il 1965 e il 1985 circa). Il progetto è condotto in collaborazione con l’Archivio ligure della scrittura popolare (Università degli studi di Genova) e con la Fondazione Nuto Revelli. Ricordiamo alcune delle sue pubblicazioni:

(2013) The Great War in Italy. Representation and Interpretation, a cura di Patrizia Piredda (Trobadour, Leicester);

(2014) «L’etico non si può insegnare». Studio ermeneutico sull’etica e il linguaggio in Nietzsche e D’Annunzio attraverso la filosofia di Wittgenstein (Trobadour, Leicester);

(2017) La maschera del Dandy. Studio estetico su George Bryan Brummel (Aracne, Roma);

(2019) Il lessico dialettale del lavoro contadino nel Mondo dei vinti di NutoRevelli, assieme a GianlucaCinelli, in «Il presente e la storia», XXVIII (2019), n. 95, pp. 41-66;

(2021) Libertà, responsabilità e amicizia. L’esperienza della Resistenza di Pietro Chiodi in Banditi, in «Italienisch», XXII (2021), n. 1, pp. 56-70.


GianlucaCinelli è dottore di ricerca in italianistica e collabora con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo come consulente scientifico e ricercatore. È redattore della rivista «Close Encounters in War» e docente dello University Studies Abroad Consortium presso l’Università della Tuscia (Viterbo). Tra i suoi interessi di ricerca vi sono la memorialistica di guerra, il rapporto tra storia, letteratura e mito e il tema della violenza e del trauma in letteratura. Ha pubblicato numerosi articoli su Nuto Revelli, su Primo Levi, su Mario Rigoni Stern, su Alessandro Manzoni e su Joseph Conrad. Qui di seguito si menzionano alcune delle sue pubblicazioni:

(2011) NutoRevelli. La scrittura e l’impegno civile dalla testimonianza della Seconda guerra mondiale alla critica dell’Italia repubblicana (Nino Aragno, Torino);

(2016) «Viandantegiungessi a Sparta…». Il modo memorialistico nella narrativa contemporanea (SapienzaUniversitàeditrice, Roma);

(2020) Il Paese dimenticato. NutoRevelli e la crisi dell’Italia contadina (Franco Angeli, Milano);

(2020) Innesti. Primo Levi e i libri altrui, a cura di Gianluca Cinelli e Robert Gordon (Peter Lang, Oxford);

(2022) Le guerre di Mario Rigoni Stern. Trauma, racconto, guarigione (Morlacchi, Perugia).

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Cronologia minutaggio della videoconferenza



  • 00:49 – Riccardo Bulgarelli introduce la quinta stagione di videoconferenze di Fronte del Don.
  • 03:50 – Riccardo Bulgarelli presenta i relatori Patrizia Piredda e Gianluca Cinelli e introduce il loro intervento, intitolato «La campagna di Russia nelle interviste orali del Progetto MemoGen».
  • 09:47 – Patrizia Piredda presenta il Progetto Memogen, sottolineandone gli scopi e le modalità e fornendo un profilo sommario degli intervistati.
  • 15:02 – Patrizia Piredda condivide la pagina internet del Progetto Memogen e spiega il metodo e la ricerca del progetto stesso, parlando anche delle collaborazioni aperte e dei commenti degli intervistati.
  • 23:11 – Gianluca Cinelli presenta il tema della memoria/delle memorie e parla del metodo, degli scopi, degli argomenti delle interviste, di come gli intervistati si raccontano.
  • 35:30 – Patrizia Piredda spiega le differenze nei modi e nelle forme di comunicazione fra era pre e post-internet.
  • 39:48 – Gianluca cinelli illustra le testimonianze raccolte sulla campagna di Russia nelle videointerviste: memoria del trauma, reduci di guerra, fisiologica modificazione dei ricordi.
  • 59:56Riccardo Bulgarelli riprende la parola per ringraziare i relatori e la passa a Raffaello Pannacci per la gestione degli interventi da parte del pubblico.
  • 1:00:06 – Raffaello Pannacci inizia il giro degli interventi e dei quesiti da parte del pubblico in diretta:


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  1. Avatar Gabriella VIOLA
    Gabriella VIOLA

    Ho ascoltato con molto interesse la videoconferenza perché è sempre stato un mio grande desiderio trasmettere ai miei figli e ai miei nipoti (figli di mia sorella) il ricordo della vicenda di mio padre, reduce di Russia, tenente di complemento della divisione Cosseria.
    Ho scritto infatti e dedicato a loro un breve racconto su quei fatti riguardanti il loro nonno che non hanno mai conosciuto perché è mancato prima che loro nascessero.
    Tutto però si è risolto con un grazie… bello…
    Ascoltando la videoconferenza ho capito che altro è sentire il nonno raccontare (commovente l’immagine raccontata in un intervento, del nonno che racconta ai nipoti seduti sulle sue ginocchia…) altro un racconto riscritto e raccontato…, tutto appare più lontano e astratto.
    Altri sentimenti e suggestioni ha suscitato in me la videoconferenza tanto che, se il progetto MEMOGEN prendesse in considerazione intervistare i figli dei reduci, subito mi prenoterei!


  2. Avatar Riccardo Bulgarelli

    Serata molto interessante e ottimo inizio della quinta stagione di videoconferenze di Fronte del Don. Grazie a Patrizia Piredda e Gianluca Cinelli.


  3. Avatar Raffaello Pannacci
    Raffaello Pannacci

    Grazie per la bella serata. Se possibile, mi piacerebbe essere messo in contatto con i relatori per qualche altra domanda in privato.


  4. Avatar Omar Di Leonardo

    Ringrazio i relatori per la loro interessante esposizione. Il progetto MomoGen mi sembra sia molto interessate, lo dimostra la sostanziale partecipazione e il riscontro di pubblico. Il dibattito è stato altrettanto interessante, ricco di spunti e di scambio. E’ confortante costatare quanto interesse ci sia ancora intorno al tema della memoria, quanto le famiglie dei reduci, dei caduti e dei dispersi – generazioni dopo generazioni – siano impegnate nella costante ricerca di informazioni attraverso l’analisi dei documenti degli archivi e lo studio di libri sul tema, dai diari ai testi storici…



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4 pensieri su “La campagna di Russia nelle interviste orali del Progetto MemoGen

  1. Ho ascoltato con molto interesse la videoconferenza perché è sempre stato un mio grande desiderio trasmettere ai miei figli e ai miei nipoti (figli di mia sorella) il ricordo della vicenda di mio padre, reduce di Russia, tenente di complemento della divisione Cosseria.
    Ho scritto infatti e dedicato a loro un breve racconto su quei fatti riguardanti il loro nonno che non hanno mai conosciuto perché è mancato prima che loro nascessero.
    Tutto però si è risolto con un grazie… bello…
    Ascoltando la videoconferenza ho capito che altro è sentire il nonno raccontare (commovente l’immagine raccontata in un intervento, del nonno che racconta ai nipoti seduti sulle sue ginocchia…) altro un racconto riscritto e raccontato…, tutto appare più lontano e astratto.
    Altri sentimenti e suggestioni ha suscitato in me la videoconferenza tanto che, se il progetto MEMOGEN prendesse in considerazione intervistare i figli dei reduci, subito mi prenoterei!

  2. Grazie per la bella serata. Se possibile, mi piacerebbe essere messo in contatto con i relatori per qualche altra domanda in privato.

  3. Ringrazio i relatori per la loro interessante esposizione. Il progetto MomoGen mi sembra sia molto interessate, lo dimostra la sostanziale partecipazione e il riscontro di pubblico. Il dibattito è stato altrettanto interessante, ricco di spunti e di scambio. E’ confortante costatare quanto interesse ci sia ancora intorno al tema della memoria, quanto le famiglie dei reduci, dei caduti e dei dispersi – generazioni dopo generazioni – siano impegnate nella costante ricerca di informazioni attraverso l’analisi dei documenti degli archivi e lo studio di libri sul tema, dai diari ai testi storici…

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