Note da memorie e documenti sulla 52ª Divisione fanteria Torino (Parte III)

16 dicembre 1942 – marzo 1943
Arbuzovka, la “valle delle angurie” 21-24 dic.1942


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CANALE FRONTE DEL DON

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Cronologia minutaggio della videoconferenza

Videoconferenza n. 23 / 16 dicembre 2022


Da Certkowo (Tschertkowo) a Gomel

L’attacco a nord e l’inizio della ritirata

ABSTRACT

Questo incontro con il reduce Giuseppe Bassi è la “2^ Parte della Videoconferena del 20 maggio 2022 su “Note da documenti e memorie sulla 52° Divisione Fanteria Torino” che ha riguardato l’esame degli avvenimenti a seguito dell’attacco sovietico del 16-17 dicembre 1942 e all’ordine di ripiegamento del 19 dicembre 1942.

Per questa secondo appuntamento abbiamo scelto il titolo “Arbuzovka, la “valle delle angurie” 21-24 dic.1942” perché Arbuzov in russo significa “angurie” ma nella nostra storiografia è conosciuta, molto più significativamente, come “La valle della morte”.

Dalla sera del 21 dicembre 1942 alle ultime ore del 23 dicembre 1942, rimasero nella sacca i reparti della Divisione Torino unitamente a quelli delle Divisioni Pasubio, Ravenna, Legioni Montebello, Divisione Tagliamento e le unità tedesche 298° Divisione di fanteria e 27° Divisione corazzata (Panzer-Division) che, unitamente, costituivano il cosiddetto “blocco nord”.

Costretti all’addiaccio, privi di viveri e di assistenza sanitaria, scarsamente protetti dal gelo feroce dalle divise in dotazione e sbandati nei vincoli organici, i nostri soldati furono falcidiati dagli assalti delle fanterie e dai colpi dell’artiglieria sovietica, pur rendendosi protagonisti di corali gesti epici. Nelle ultime ore del 23 dicembre 1942, seguendo i tedeschi che aprirono un varco nel cerchio sovietico, molti riuscirono a fuggire dirigendosi verso Tscherkowo ma molti altri rimasero fermi perchè impossibilitati a muoversi e ignari di cosa stesse accadendo.

A partire dalle prime ore del 24 dicembre 1942 i sovietici procedettero alla liquidazione delle ultime resistenze e si impossessarono della località di Tscherkowo.

Questa Conferenza cerca di rievocare gli avvenimenti di quei giorni avvalendosi della prestigiosa presenza del reduce che quegli avvenimenti li ha vissuti. Giuseppe Bassi, classe 1919, già sottotenente di complemento presso il 1° Gruppo del 120° Reggimento Artiglieria Motorizzato (reggimento di artiglieria divisionale della Divisione Celere PADA) fu uno dei nostri militari che rimasero bloccati ad Arbuzovka lì catturato dai sovietici.

Rientrato in Italia nel 1946, nel 2017 ha scritto le sue memorie pubblicando il libro “Dal fronte del Don ai lager sovietici”.


La serata è stata impostata sul dialogo con il sig. Giuseppe Bassi e, come per ogni dialogo, è stato difficile scandirne i contenuti seguendo l’ordine cronologico. Chiediamo quindi la comprensione di coloro che rivedranno la registrazione.

CURRICULUM VITAE

Riccardo BulgarelliRelatore e coordinatore

Classe 1947 è da sempre curioso della Storia, da quando si è messo sulle tracce dello zio disperso, diventando uno studioso dei vari aspetti della campagna di Russia. Ha dato in questo modo il suo contributo alla conservazione della memoria di Russia in vari ambiti e circostanze.

Nel 2019, insieme e grazie ad alcuni amici, ha fatto nascere il sito Fronte del Don (www.frontedeldon.it) che si propone di conservare la memoria attraverso la conoscenza. Sotto questa egida, sono state anche organizzate video-conferenze le cui registrazioni rimangono come importante contributo al progetto perseguito.

Nel 2017 ha pubblicato, per i tipi Artestampa (Mo), “Fronte del Don. Dicembre 1942. ArbusowkaMeskoff-Sulle tracce di Rubens“.

Giuseppe BassiIntervistato

Classe 1919, geometra di professione, è nato e risiede a Villanova di Camposampiero (PD) dalla nascita.
Sottotenente di complemento del 120° Reggimento Artiglieria Motorizzata ne segui le vicende nella Campagna di Russia dalla partenza da Padova, il 9 febbraio 1942, al suo dissolvimento nella valle di Arbusowka, la “Valle della morte”, dove fu catturato dai russi la vigilia del Natale 1942. Fu l’inizio di una
lunga prigionia durata tre anni e mezzo. Egli sopravvisse alle “marce del davai”, alla fame, alle dure condizioni dei lager di Tambov e di Oranki, alle epidemie di tifo petecchiale, di tifo addominale, di dissenteria, di pellagra e di difterite del primo periodo di prigionia.
L’1 dicembre 1943 giunse a Suzdal, al lager 160, dove furono concentrati gran parte degli ufficiali italiani ed una parte degli ufficiali tedeschi. A Suzdal, nel Monastero del Salvatore e di Sant’Eufemio restò fino al 7 aprile 1946, quando iniziò il viaggio di ritorno in Italia, durato tre mesi con lunghe soste a Vladimir, Odessa, Maromoros Sighet in Romania e San Valentino in Austria. Varcò il confine italiano il 7 luglio 1946.
Nell’ambiente dei reduci di Russia Giuseppe Bassi è conosciuto per i disegni dei luoghi della prigionia, eseguiti inizialmente su cartine da sigarette, ma sequestrati dai russi prima del rientro in Italia e nuovamente eseguiti, a memoria, una volta ritornato a casa. Essi sono stati riprodotti in una miriade di
giornali, riviste e libri che parlano dei prigionieri italiani in Russia. Alcuni si trovano a Suzdal, nel piccolo museo dedicato agli italiani all’interno del Monastero del Salvatore e di Sant’Eufemio. Assieme a Giacomo Dusini, don Enelio Franzoni e Tristano Casarotto, suoi compagni di prigionia, nel maggio del 1996 ricevette la cittadinanza onoraria della città di Suzdal.

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Cronologia minutaggio della videoconferenza

00:00 Giuliano Colajanni introduce la serata
03:01 Siriana Giannone presenta il relatore Riccardo Bulgarelli
07:47 Riccardo Bulgarelli prende la parola introduce Giuseppe Bassi ricordando la casualità del suo partecipare al ripiegamento della Torino
09:33 dove si trovava Bassi all’inizio del ripiegamento e quali furono i suoi primi passi
12:15 suo confluire là dove stava concentrandosi la Torino e perchè
15:25 i due giorni prima di Arbusowka
35:46 sacca di Arbusowka. temperature
47:56 rare fotografie
48:08 Bassi si assenta, si ricordano gli avvenimenti più significativi che avvengono nel resto del fronte in quegli stessi giorni
1:04:55 Bassi rientra, i carri tedeschi non hanno più carburante, rifornimenti aerei
1:09:39 le azioni per allargare la sacca: Plado Mosca Jacovitti; letture
1:18:45 i comandi nostri non funzionano
1:26:50 fotografie
1:29:40 chi può esce, Bassi catturato, carta sovietica
1:40:09 saluti e ringraziamenti a Bassi che lascia
1:40:23 letture su Arbusowka e riflessioni
1:49:15 primo contributo
1:54:54 secondo contributo e chiusura della serata

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